TACCOZZE,FAGIOLI e LUPINI di MARE allo ZAFFERANO

una ricetta fantastica! ,, , ,

Ragazze mie se fate questa ricetta Vi assicuro che leccherete non solo le dita ma…
pure il piatto….ho preso spunto da una ricetta spagnola..di fagioli e frutti di mare
che non prevedeva pasta….

Ecco come fare:
INGREDIENTI
Pasta Taccozze
Lupini di mare
Aglio
Peperoncino contuso
Olio evo Dante
Fagioli cannellini IGP
1 carota
1 cipolla
sedano
alloro
Fiore di sale
zafferano

Mettete i fagioli a bagno la sera prima in acqua fredda…al mattino cambiate l’acqua,mettete
in pentola con   cipolla,  carota ,sedano,aglio e alloro e portate a cottura!
Una volta cotti togliete un mestolo di fagioli e gli odori e schiacciate il tutto in un passino,
aggiungetelo ai fagioli interi,salate..e cuocete la pasta…
Intanto a  parte in un tegame,rosolate olio e aglio tritato,versate i lupini e coprite…
appena aperte spegnete e prendete un po’ di liquido…nel quale scioglerete lo zafferano.
Qualche attimo prima di spegnere la pasta,versate in pentola i lupini con il loro sugo
e lo zafferano sciolto e mantecate il tutto….
Servite con una spruzzatina di peperoncino…ed accompagnatele con un buon vino bianco
nel mio caso GranDuca di Sicilia
Come diciamo “noi”…C’simm’ arrecriat!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

NUTRIZIONE

Per descrivere le proprietà nutrizionali dei frutti di mare sarebbe opportuno trattare singolarmente le varie specie animali o, al limite, i vari gruppi di classificazione; tuttavia, in virtù dell’eterogeneità tipica delle preparazioni a base di frutti di mare, il lettore trarrà un maggior vantaggio da una descrizione generale e meno approfondita dell’argomento. Di seguito verranno analizzati separatamente SOLO i due filoni, ovvero i molluschi ed i crostacei.

 

Il contenuto calorico dei molluschi è generalmente basso o moderato; tra cefalopodi, gasteropodi e lamellibranchi, quelli nutrizionalmente più ricchi sono di certo i gasteropodi (lumache, patelle, orecchie di mare, chiocciole ecc), seppur meno consumati e generalmente considerati alimenti “obsoleti”. Essi vantano un apporto energetico e proteico superiori agli altri due (circa 100kcal per 100g ed oltre 17g di proteine, contro le 60-75 kcal ed i 10-14g di proteine), che trovano largo impiego nelle diete ipocaloriche. Ricordiamo anche che TUTTI i molluschi (e soprattutto i cefalopodi) contengono una porzione lipidica estremamente ridotta e costituita prevalentemente da acidi grassi polinsaturi; d’altro canto, i bivalvi (soprattutto cozze e ostriche) si distinguono per un notevole apporto di colesterolo, una peculiarità estremamente limitante se correlata alle diete ipocolesterolemizzanti.

 

I molluschi apportano anche buone quantità vitaminiche di cobalamina (vitamina B12) e, in maniera variabile, delle altre vitamine del complesso B. Si distinguono anche per un apporto significativo di ferro (Fe) emico, di iodio (I), zinco (Zn) e selenio (Se). E’ comunque opportuno fare attenzione all’apporto di sodio (Na), in quanto sia i molluschi bivalvi che i gasteropodi ne apportano quantità sufficienti a renderli inadatti al trattamento dietetico dell’ipertensione arteriosa.
Non è possibile descrivere univocamente la digeribilità dei molluschi, in quanto varia significativamente da un gruppo all’altro, da una specie all’altra e, soprattutto, da una preparazione culinaria all’altra; la conservabilità è estremamente limitata, soprattutto per quanto concerne i bivalvi.

 

Analizzando il contenuto nutrizionale dei crostacei nei frutti di mare, in primo luogo è opportuno specificare che si tratta SEMPRE di alimenti ad elevato apporto di colesterolo, pertanto, come per alcuni molluschi, il loro impiego NON trova applicazione frequente nelle diete mirate al controllo dell’ipercolesterolemia. Per contro, i crostacei vantano un contenuto lipidico moderato e caratterizzato dalla prevalenza di acidi grassi essenziali omega3 rispetto agli omega6, una caratteristica senza dubbio apprezzabile. Dal punto di vista energetico, raramente superano le 70-80 kcal per 100g di parte edibile, mentre l’apporto proteico è buono e si aggira tra i 13 ed i 18g (il contenuto glucidico è trascurabile).
Anche i crostacei nella preparazione dei frutti di mare, come alcuni molluschi (vedi sopra), contengono una notevole quantità di sodio alimentare ed in maniera analoga non sono indicati nelle diete ipotensive. Essi apportano comunque ottime quantità di ferro emico e di calcio (Ca), ma con un ridotto contenuto di fosforo (P), un minerale che ad alte dosi diviene responsabile della compromissione dell’assorbimento intestinale del calcio. Il contenuto in vitamine del gruppo B è sovrapponibile a quello della carne e del pesce.